Sono iniziati i primi interventi di potenziamento della naturalità dei territori del PLIS del Brembo. L’iniziativa “Natura Vagante”, in collaborazione con Il Parco dei Colli di Bergamo, è cofinanziata dalla Fondazione Cariplo e dal Plis del basso corso del Fiume Brembo.

Gli interventi di riqualificazione programmati sono 4 e interessano le seguenti aree:

• Comuni di Osio Sopra e Osio Sotto;
• Comune di Bonate Sotto;
• Comune di Dalmine;
• Comune di Boltiere.

La Cooperativa della Comunità è coinvolta nel progetto. Obiettivo generale dell’iniziativa “Natura Vagante” è la “conservazione, il ripristino e il potenziamento di habitat naturali e semi-naturali nonché della permeabilità ecologica lungo l’asta dei fiumi Adda, Brembo, Trobbia-Rio Vallone identificata come corridoio ideale di riconnessione tra montagna e pianura. La strategia scelta per il perseguimento dell’obiettivo rappresenta essa stessa un obiettivo, e punta al coinvolgimento più ampio possibile di enti e soggetti lungo questo territorio proponendo la riconnessione ecologica come tema e volano per la valorizzazione culturale, sociale e turistica del territorio”.

Natura Vagante si configura come un progetto integrato d’area che si propone di attuare una serie di interventi proposti dai partner per il miglioramento e la ricostruzione ecologica del territorio.

Tali interventi, che compongono il progetto integrato, sono stati selezionati tra quelli già proposti dai singoli partner sulla base di numerosi studi pregressi sulle riconnessioni ecologiche. Nel 2017 i Comuni di: Boltiere, Bonate Sotto, Dalmine, Curno, Filago, Madone, Mapello, Medolago, Osio Sopra, Osio Sotto, Ponte San Pietro, Presezzo, Solza, Villa d’Adda, in partenariato con Legambiente Bergamo, hanno promosso un progetto di fattibilità tecnica ed economica, “Corridoi ecologici di connessione tra Adda e Brembo – Fattibilità degli interventi per la realizzazione della Rete ecologica territoriale intercomunale”, finalizzato all’adesione al bando della Fondazione Cariplo “Capitale Naturale”.

Da quel progetto si muovono gli interventi confluiti nel progetto Natura Vagante.

Comune di Boltiere: Riqualificazione naturalistica dell’ex depuratore

Questo è il primo intervento del progetto “Natura Vagante” che vede coinvolta la Cooperativa della Comunità. I lavori previsti consistono nella riqualificazione dell’area dell’ex depuratore del Comune di Boltiere, in disuso da qualche decina di anni.

L’area è molto degradata ed infestata da rovo e altre invasive (tra cui prevalgono ailanto e acero negundo).

La zona, non molto distante dal paese, si presta a divenire una piccola oasi per la conservazione della biodiversità locale e la riconnessione ecologica tra la zona delle rogge (est) e il Brembo (a ovest).

Obiettivo principale del progetto è la riqualificazione di un’area degradata e la formazione di nuovi microhabitat in grado di potenziare le popolazioni locali di anfibi (Rana di Lataste, Rospo smeraldino italiano, Raganella italiana, Tritone punteggiato) e degli invertebrati acquatici, considerati i target principali.

Le due vasche principali del depuratore sono ancora piene di acqua, ma sono prive di funzionalità ecologica, a causa delle pareti verticali in cemento che rendono difficile l’accessibilità all’acqua da parte della fauna.

Una delle soluzioni proposte prevede l’abbassamento delle pareti delle vasche principali e un rimodellamento morfologico al fine di creare una rampa d’accesso all’acqua adatta alle specie target anfibie.

L’importanza dell’intervento consiste proprio nella conversione dell’impianto di depurazione dismesso ad un sito ad alto valore naturalistico.

La creazione di biotipi ascrivibili al sistema di prati umidi e zone umide ad acque basse e medio-basse, seppur di dimensioni limitate, si configura come un importante stepping stone per la flora e la fauna acquatiche.

Il mantenimento a terra di tronchi ricavati dall’eliminazione degli alberi alloctoni e di cumuli di ciottoli va a beneficio della conservazione degli anfibi e altra fauna minore, che ne ricava rifugi e siti per lo svernamento.

L’area sarà anche allestita e attrezzata per attività di educazione ambientale e monitoraggi faunistici, con la finalità di approfondire e diffondere la conoscenza sulle caratteristiche e necessità delle specie target, senza tuttavia recare disturbo alle popolazioni che colonizzeranno l’area.

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