Abbiamo parlato di cosa è una biopiscina e di come funziona. Oggi vogliamo raccontarvi il mondo delle biopiscine partendo dalla fine del processo di realizzazione, cioè dalla reazione del cliente nel vedere il lavoro completato.

Chi oggi decide di far costruire nel proprio giardino una biopiscina probabilmente ha uno spirito quasi pionieristico e la paura di aver fatto il passo più lungo della gamba. Le novità sempre spaventano, ma tutta questa apprensione svanisce nel momento in cui ci si trova di fronte al lavoro completato quando i timori iniziali si trasformano in stupore e meraviglia.

La biopiscina è viva e come tale si trasforma nell’arco delle stagioni. Lussureggiante e colorata nel periodo primaverile estivo, romantica con i colori drammatici dell’autunno e meditativa durante tutto l’inverno. Il cliente capisce di avere a che fare con un ecosistema in piena regola dove acqua, piante, animali creano un sistema complesso e affascinante. Una vera rivelazione!

Dal punto di vista della realizzazione, una biopiscina presta delle grosse complessità.
Si parte dalla fase progettuale con il giusto bilanciamento della zona balneabile e della zona filtrante, fondamentale per un buon equilibrio futuro, da far collimare con le esigenze del cliente e dell’ambiente in cui sarà collocata.

La fase di realizzazione deve tener conto dell’utilizzo di materiale naturale che, il più delle volte, si presenta irregolare e poco standardizzato. Da non sottovalutare poi la parte impiantistica (pompe, tubi, valvole skimmer, corpi illuminanti, ecc.) il vero cuore pulsante che sorregge tutto l’ecosistema.

Tutto questo è fondamentale per il funzionamento della piscina, ma deve essere una presenza discreta quasi invisibile, ben calibrata e duratura nel tempo.

Se ti affascina il mondo delle piscine naturali, segui la tua passione. Insieme possiamo disegnare la biopiscina perfetta per il tuo giardino!

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